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Employer Branding: cosa fare per sfruttarlo al meglio.
25 | 07 | 2019
Employer Branding: la strada più “facile” per far conoscere la propria azienda.
Il concetto di Employer Branding è sempre più diffuso e utilizzato.Ma cosa indica esattamente? E come si mette in pratica?Con il termine “Employer Branding” si fa riferimento all’insieme di procedure e strumenti a cui un’azienda ricorre per condividere, in maniera efficace, i propri valori, con lo scopo di garantirsi un vantaggio rispetto ai competitor presenti sul mercato. L’obiettivo è quindi raccontare la cultura aziendale, affinché l’immagine trasmessa sia in grado di intercettare potenziali collaboratori in sintonia con la stessa e che condividano i valori trasmessi, pensando a quel luogo di lavoro come al migliore in cui essere. Al centro di questo approccio, una forte convinzione: che l’azienda debba definire e implementare le proprie strategie di marketing e branding, necessarie per la fidelizzazione del personale esistente e al contempo per il recruitment di nuovi candidati competenti.
Employer Branding: l’opportunità per creare valore.
Il mercato è sempre più competitivo: di conseguenza le aziende devono ricorrere a nuove idee comunicative per aumentare la propria notorietà e assumere una posizione di rilievo rispetto alla concorrenza. Il valore aggiunto dell’Employer Branding è quello di offrire all’azienda l’opportunità di riformulare la propria dimensione valoriale: l’azienda può comunicare in modo nuovo e accattivante tutti gli aspetti e caratteristiche che la rendono un posto di lavoro unico e molto ambito, non solo per i nuovi collaboratori, ma anche nei confronti dei propri dipendenti, rafforzando il sentimento di coesione interna e lo spirito aziendale. L’Employer Branding è un’occasione per tutte le aziende di valorizzare la propria identità aziendale, migliorare brand awareness e brand positioning, attrarre e trattenere risorse meritevoli.
Le strategie di Employer Branding: scopriamole insieme.
L’Employer Branding è una strategia di Marketing: rappresenta lo sforzo e l’impegno da parte delle aziende, divenute sempre più editrici di se stesse, di trovare, inventare e realizzare nuove e originali forme di promozione per far parlare di sé e della propria realtà.
Ecco perché sempre più spesso si parla di Employer Branding Strategy, per indicare quell’attività di marketing che prende spunto e coniuga le strategie di brand identity e brand image per applicarle al marketing dei candidati. Trattandosi di una strategia di marketing a tutti gli effetti, è molto importante seguire alcuni step per costruirla correttamente affinché sia valida e efficace:
Step 1 – Analisi del brand
Il punto di partenza deve essere sempre la brand analisys, ovvero lo stato di percezione del brand aziendale, che comprende anche la cultura e il sistema di valori che l’impresa veicola, sia al suo interno che all’esterno.
Step 2 – Studio del target e definizione del messaggio da veicolare
A chi ti rivolgi? Quale messaggio vuoi comunicare? È importante stabilire con chiarezza a chi parli e quale immagine aziendale trasmette il messaggio.
Step 3 – Scelta dei canali
Come incentivare la notorietà della propria azienda? Una buona strategia di Employer Branding presuppone una varietà di azioni offline:
- partecipazione a Job Meeting e Career Day;
- campagne di comunicazione sui media classici, quali organi di stampa, articoli, interviste;
- organizzazione di eventi/convention rivolti ai propri utenti, a cui invitare potenziali candidati e distribuire gadget che possano attirare attenzione al proprio brand.
A supporto di ciò, interviene la tecnologia: pianificare specifiche attività di comunicazione online, come social networking e email marketing, è un valido alleato al piano di Employer Branding. Infatti, l’utilizzo corretto e costante delle pagine social aziendali come LinkedIn e/o Facebook, la pubblicazione di offerte di lavoro sui social network e il coinvolgimento dei dipendenti come ambasciatori del brand sono ottimi strumenti per diffondere e costruire la reputazione online dell’azienda.
Step 4 – Monitoraggio dei risultati
Come in tutte le strategie di Marketing, il monitoraggio dei risultati è fondamentale per capire se la strategia è stata impostata nel modo corretto e se funziona, oppure se è necessario rivedere e riformulare qualche approccio.
Employer Branding: strumento efficace o no?
Come qualunque altra strategia di marketing, anche quella dell’employer branding necessita di una pianificazione e di un investimento iniziale: l’azienda deve imparare a parlare di sé in modo nuovo, per attirare sempre più utenti e risultare appetibile agli occhi di nuovi candidati.
Va da sé che per misurare l’efficacia di una strategia di Employer Branding, l’unica strada percorribile è quella che porta alla definizione di KPI, ovvero di specifici indicatori di performance.
Diversi i parametri misurabili in funzione degli obiettivi che l’azienda persegue con il piano di Employer Branding:
Attività di Recruiter:
- InMail Send Rate: tasso che misura l’efficacia della ricerca;
- InMail Accept Rate: tasso che misura l’efficacia dei messaggi inviati;
Attività di Jobs:
- Job View Rate: tasso che misura l’efficacia delle offerte di lavoro pubblicate;
- Job Apply Rate: tasso che misura quanto siano convincenti le descrizioni di lavoro
Traffic performance;
Talent Brand Index: tasso che misura la capacità di coinvolgere i potenziali candidati.
Un caso concreto: la strategia di Employer Branding di Onit Group.
Onit Group, azienda di Cesena che sviluppa soluzioni informatiche nei settori Industria/Sanità/Business Intelligence/Mobile&Servizi, decide, a settembre 2017, di iniziare un’attività di Employer Branding su LinkedIn. Lo fa principalmente per 2 motivi:
- Rendersi più appetibile sul mercato rispetto la concorrenza;
- Intercettare profili professionali di alta qualità da inserire all’interno del proprio organico.
La definizione della strategia parte dagli obiettivi aziendali di medio-lungo periodo, passando poi dalla definizione dei contenuti da produrre e pubblicare su LinkedIn, necessari per comunicare correttamente i valori aziendali, fino ad arrivare alla definizione dei KPI da monitorare per misurare le performance delle attività svolte.
A distanza di 6 mesi, è stato valutato l’andamento delle attività svolte su LinkedIn. Tutti i KPI definiti all’inizio, hanno mostrato un trend positivo:
- è aumentato il numero di visitatori della pagina, così come il numero di followers;
- è aumentato il numero delle job impression e delle job view;
- è aumentato il Talent Brand Index mostrando un maggior coinvolgimento da parte dei potenziali candidati alle offerte di lavoro.
A cosa sono legati i risultati postivi di Onit? Sono sicuramente diversi i fattori che intervengono in tale successo:
- in primis, la creazione e definizione di contenuti pensati ad hoc per veicolare correttamente il sistema valoriale dell’azienda;
- la presenza di professionalità specifiche, capaci di strutturare una efficiente pianificazione strategica;
- la realizzazione di un piano di comunicazione integrato tra i diversi canali social.